Si torna a parlare del dipinto più celebre al mondo, il capolavoro di Leonardo, la Gioconda. Alcuni studiosi affermano addirittura che Leonardo sarebbe sepolto nella basilica di San Domenico Maggiore a Napoli.
La studiosa Carla Glori nel suo nuovo libro sostiene che il volto della Gioconda sarebbe di Bianca Giovanna Sforza, la prima figlia di Ludovico il Moro e non, secondo la tesi comunemente accettata, Lisa Gherardini, sposa del mercante fiorentino Francesco del Giocondo. Leonardo avrebbe dipinto il ritratto in occasione delle nozze, senza poter mai consegnare il quadro, per la morte di lei. Da qui, la sovrapposizione d’un altro volto, di pura fantasia.
Questa però non è certamente l’unica teoria sul famoso dipinto. Fra le supposizioni accreditate più affascinanti vi è quella recentemente formulata dalla ricercatrice tedesca Maike Vogt-Lüerssen che identificherebbe nel volto della Gioconda quello di Isabella d’Aragona, figlia dell’erede al trono di Napoli Alfonso II, colta duchessa di Milano e sepolta nel pantheon della famiglia, in una delle 42 arche conservate e visitabili nella Sagrestia di San Domenico Maggiore.

Arca di Isabella d Aragona
La prova principale di questa tesi è costituita oltre che dai riferimenti al casato D’Aragona-Sforza nei simboli sul vestito della Gioconda, soprattutto dall’impressionante somiglianza tra Isabella d’Aragona e la Gioconda come si evince dal confronto con il volto della duchessa dipinto da Raffaello che la ritrae su di un quadro in esposizione presso il Palazzo Doria di Roma.
Maike Vogt-Lüerssen si azzarda addirittura ad ipotizzare un matrimonio in seconde nozze di Isabella con l’artista, dal quale avrebbe avuto 5 figli, 2 dei quali sepolti nella basilica di San Domenico Maggiore assieme alla madre. Non solo: la studiosa avanza anche l’ipotesi che a San Domenico Maggiore potrebbero trovarsi i resti mortali dello stesso Leonardo da Vinci! Un’ipotesi parecchio suggestiva e forse piuttosto audace ma che allarga la discussione e il mistero eterno sul volto della Gioconda e sulla stessa vita del genio italiano.
Ulteriori indagini potranno un giorno svelare la verità storica e a San Domenico Maggiore si apre la caccia all’ipotetico sepolcro di Leonardo. E così San Domenico Maggiore diventa sempre più il centro degli ultimi 800 anni di storia napoletana, un luogo di meraviglie d’arte e religiosità tutto da visitare.
Fonte:
Il Messaggero