Un personaggio controverso che, nel bene e nel male, ha segnato il pensiero filosofico di un’epoca e che ancora oggi genera un vivace confronto dialettico tra le diverse anime e Scuole filosofiche non solo partenopee: Giordano Bruno torna in forma scultorea a San Domenico Maggiore.
Il noto filosofo nolano maturò gran parte delle sue teorie proprio a Napoli, nel grande Monastero dei frati Domenicani che vide a suo tempo il passaggio di altre grandi figure come San Tommaso d’Aquino e Tommaso Campanella.
Ed è proprio nel Complesso monumentale di San Domenico Maggiore, nel cui convento l’illustre filoso trascorse tra il 1565 ed 1576 i più importanti anni della sua formazione, dal 21 maggio al 30 settembre, nella suggestiva Sagrestia che ospita le Arche dei Re Aragonesi, sarà esposta una scultura in cartapesta nolana raffigurante (quasi a grandezza naturale) il grande filosofo. La scultura è stata appositamente realizzata, nell’anno in cui anche il Comune di Napoli ha voluto dedicare il “Maggio dei Monumenti” a Giordano Bruno, dal noto maestro nolano Leopoldo Santaniello che con quest’opera di straordinario fascino, vuole onorare il suo grande concittadino e rendere omaggio alla comunità napoletana dei frati Domenicani che in questo luogo di Spiritualità e di Cultura custodiscono importanti memorie storiche della Città (ma non solo) e di devozione popolare.
La Sagrestia, dove sarà esposta la scultura in cartapesta policroma, fa parte del percorso museale del DOMA; un vero e proprio scrigno d’Arte che s’incastona nella splendida cornice del Complesso Monumentale, con la grandiosa Basilica gotica e con i “segreti” qui custoditi che sbalordiscono i visitatori che vogliono apprezzare e conoscere uno dei luoghi più importanti di quella che è stata la Capitale di un Regno millenario e che vide passare le grandi Dinastie Reali; dagli Angioini agli Aragonesi, dai Vicerè Spagnoli ai Borbone.
Con la realizzazione e l’esposizione in San Domenico Maggiore di questa bella opera d’arte si rafforza una solida collaborazione, e al termine di una pandemia che si è dimostrata devastante per tanti aspetti, la ripresa anche della Cultura e dei Musei è un grande messaggio di Coraggio e di Speranza in una prossima ripresa anche del Turismo Culturale.
