Il Salvator Mundi attribuito a Leonardo, battuto qualche mese fa all’asta per ben 450 milioni di dollari e aggiudicato ad un principe degli Emirati Arabi, non smette di far discutere. Lo studioso Matthew Landrus torna infatti ad attribuire il dipinto a Bernardo Luini, sostenendo che Leonardo avrebbe messo mano all’opera solo in piccola parte, fra il 5 ed il 20%. La sua pennellata si vedrebbe soltanto nel famoso “sfumato” leonardesco, non molto di più.
Proprio la tecnica dello “sfumato” è la protagonista di un altro Salvator Mundi, creduto un tempo anch’esso opera di Leonardo, almeno secondo quanto affermato dal De Lellis nel 1666. Quest’altro Salvator Mundi, di sublime fattura, è custodito presso il DOMA, Museo San Domenico Maggiore in Napoli. I visitatori possono ammirarlo tutti i giorni della settimana, anche in questo mese di agosto, incluso il giorno di Ferragosto.
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La visita al Museo San Domenico Maggiore comprende anche la famosa Sagrestia affrescata dal Solimena con le arche aragonesi, i sarcofagi della stirpe di re e regine spagnoli. È inoltre visitabile la cella di San Tommaso d’Aquino con il crocefisso che gli parlò. La visita a San Domenico Maggiore si può prenotare e acquistare anche presso la biglietteria online www.shop.visitaresandomenicomaggiore.it